Parlare d'usura oggi è tanto importante quanto complicato poiché il fenomeno, per quanto noto da e per, resta nascosto e proprio per questo di particolare interesse per chi la pratica. La criminalità opera su un terreno sicuro, quello del bisogno, alle volte talmente disperato da intravedere nell'usura una concreta risoluzione dei problemi finanziari. Mentre si cerca di sanare debiti, di evitare protesti, di mantenere la proprietà della casa o dell'impresa e scongiurare aste o fallimenti, l'incontro con l'usuraio, magari suggerito da un amico, da un collega, da un altro imprenditore, diventa un'ancora di salvezza.

Laddove ogni porta d'accesso al credito è stata chiusa, l'unica pronta a spalancarsi è quella dell'usura. La criminalità, specie quella mafiosa, intercetta i bisogni, ha occhi e orecchie protese sul rumore della sofferenza. E interviene, rapida, concreta, pronta a sborsare ingenti quantità di denaro.

Il fenomeno tende ad acuirsi anche e soprattutto in periodi di crisi economica come quello che il paese sta attraversando. L'accesso facile e immediato ad un credito parallelo e illegale, com'è facile intuire, ha conseguenze terribili per le vittime in termini di perdite economiche fino alla spoliazione di interi patrimoni e attività, ma anche per il sistema economico nel suo complesso.

L'usura è un fenomeno in continua evoluzione ed è eterogeneo al punto tale che sarebbe più corretto parlare di usure, e cioè di una sua multiforme rappresentazione. Sta diventando sempre più complesso ed articolato e, per tale motivo, più pericoloso. Accanto alla figura del l'usuraio classico, lo strozzino, stanno fiorendo nuove forme, spesso molto ben occultate, di crimini illegali. Si assiste così ad una crescita strutturata del fenomeno, al proliferare di gruppi organizzati, spesso professionisti, fino a giungere all'usura praticata da mafie in costante espansione.

Anche il mercato economico illegale si evolve; alla domanda deve necessariamente adattarsi l'offerta e per far ciò si rende necessaria una maggiore strutturazione. Al singolo strozzino si sostituiscono sempre più reti organizzate, gruppi di soggetti interessati e coinvolti a vario titolo in traffici usurari.

Una delle modalità attraverso cui oggi prende forma tale strutturazione è quella che ha come attori professionisti o finanziarie: un'usura meglio detta dei "colletti bianchi" o dalla faccia pulita "Amica". Sempre più spesso fatti di cronaca ci raccontano di associazioni che talvolta si servono di professionisti o, più in generale, cercano collegamenti con persone operanti nel settore del credito legale.
Si tratta di insospettabili, rispettati nell'ambiente sociale in cui agiscono. Sono imprenditori, commercialisti, avvocati, notai, bancari, società di recupero crediti, finanche funzionari ministeriali e statali. Conoscono molto bene i meccanismi del mercato del credito, e, spesso, anche le condizioni economiche delle proprie vittime in quanto propri clienti.

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