L'usuraio dalla faccia pulita "amica" può assumere diversi aspetti.

Un primo gruppo è costituito da pseudo-società di intermediazione o di servizi finanziari. Un fenomeno in espansione che gioca sulla fiducia nutrita da una persona bisognosa nei confronti di una struttura apparentemente legale e impersonale. I prestiti di queste finanziarie non sono mai di grossa entità e tassi d'interesse abbastanza tollerabili, il meccanismo di usura o truffa scatta sul tasso di interesse che non è mai a scalare.

Un secondo gruppo è costituito da una ristrettissima minoranza di professionisti insospettabili. Sono strutture costituite da investitori professionisti, che operano di sponda con alcuni bancari infedeli, dai quali ricevono una clientela selezionata e intervengono per operazioni superiori a 20.000 euro.

Un terzo gruppo è costituito più direttamente da pochi infedeli bancari. Sono loro stessi che, conoscendole difficoltà economiche del malcapitato, si propongono per un prestito personale.

Tutti e tre i gruppi hanno una finalità comune: agiscono, non solo per lucrare agli interessi, con la modalità del rinnovo degli assegni, ma puntano ad una azione espropriativa. l'obbiettivo è svuotare il malcapitato di ogni suo bene attività economica.

Usura di giornata
L'usuraio di giornata consiste nel fenomeno per cui, nell'arco di sole ventiquattro ore, vengono richiesti ed ottenuti prestiti la mattina, mediamente una cifra che si aggira sui 1.000 euro, e vengono poi restituiti la sera stessa con maggiorazione di circa il 10%. Tale fenomeno, sempre più in espansione, riguarda piccoli commercianti, ma anche titolari di attività di media dimensione, che, per resistere alle perdite, per pagare i fornitori, per mantenere aperto l'esercizio, si rivolgono agli usurai.

Vittime e carnefici
Molto spesso gli usurati non si percepiscono come vittime. In tanti continuano a considerare l'usuraio un amico, una sorta di benefattore anche quando la disperazione dovuta al l'impossibilità di estinguere i debiti contratti, di fa sempre più forte . A volte anche nei casi in cui ci si rivolge ai centri specializzati per chiedere aiuto, le vittime tendono a dare dell'usuraio un giudizio giustificatorio. Ciò avviene anche al termine di un percorso nel quale si è cercato in tutti i modi , ma invano, di far fronte ai debiti, di gestire la situazione, temporeggiando, firmando altre cambiali o assegni post datati, anche quando avviene la disperazione.
La denuncia non è un approdo facile "è un amico, mi ha dato i soldi che mi servivano quando per la banca ero solo un cliente indesiderato". Anche se poi i tassi d'interesse raggiungono percentuali tali da costituire altro debito ingente con relative difficoltà di estinzione. "Grazie a quel prestito ho potuto tenere aperto l'azienda", ma a quale prezzo?

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